giovedì 15 maggio 2014

Grillo da Vespa: un percorso...naturale


 
 
Grillo ha deciso: il 19 maggio sarà a Porta a porta di Vespa, programma simbolo della disinformazione perpretata in questi anni. Il passo segna una svolta storica nei registri comunicativi del M5S, e pare figlio di un ragionamento pragmatico, finalmente lontano da estremismi ideologici che hanno fino ad ora ostacolato il vero potenziale del movimento.
Perché, se è vero che i media tradizionali sono artefici e complici del perdurante sfacelo italico, restano il bagaglio di voti piu' prezioso dal quale attingere, usando le dovute precauzioni. E' infatti lecito il timore di essere confusi con "gli altri", e di venire sopraffatti nel dibattito; tre esponenti politici rivali che ripetono la stessa menzogna possono farla diventare reale.
Anche i sondaggi ora confermano quello che pareva di facile intuizione: la partitocrazia si regge, oltre che sul voto clientelare, su quello degli over65 che hanno la tv e i giornali come principale mezzo di informazione. E' a loro che Grillo si deve rivolgere, andandoli a cercare laddove si trovano: nei palinsesti televisivi morenti. E lo deve fare usando dei toni il più possibile pacati, parlando alla testa delle persone e non al cuore: un sussulto, un emozione, hanno un effetto immediato ma tendono a svanire; un semplice ragionamento su Renzi che si permette di dichiararsi "sbigottito" dalla corruzione per l'Expo può avere un effetto di lungo corso. Gli elettori ultrasessantacinquenni  non sono cosi facili ai cambiamenti, e hanno bisogno di essere rassicurati, prima che informati.
Urlare di indignazione per il tracollo delle istituzioni tutte può essere liberatorio, ma in questo momento non è utile. Chi si informa di politica ed ha il ben dell'intelletto, già vota M5S, e non è la maggioranza. Forza Beppe, forza!
 

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