domenica 22 luglio 2012

D'Alema, uno statista dell'800


Massimo D'Alema dice di sentirsi molto piu' affine alla camera dei lord, per etica e portamento, che al rissoso parlamento italiano. E infatti uomo che agisce nelle retrovie, e di rado il suo presenzialismo e' proporzionato all'importanza e al ruolo che ricopre nel pd e nelle istituzioni. Figlio di parlamentare, si iscrive al pci a 14 anni e da li' in poi non si occupa d'altro; qualcuno obiettera' che quindi non ha mai lavorato: purtroppo' i qualunquisti (...) sono sempre dietro l'angolo.
Viene giudicato colpevole, con pena prescritta, per aver incassato nel 1985 un finanziamento illecito  al partito di 20 milioni da tal Massimo Cavallari, nell'ambito di appalti sulla sanita' pugliese; l'imprenditore  asserisce che i milioni erano 80, ma questo resta solo un dettaglio.
Piu' importante invece il suo giudizio nel '93 sul pool "mani pulite", che definisce  "il soviet di milano", mostrando un certo fastidio per l'inchiesta. Si attesta che il sistema dei partiti e' basato sui finanziamenti illeciti provenienti da ogni voce di spesa pubblica, e che la capacita' di gestire ed accrescere tale flusso e' condizione per accedere ai vertici; stesse dinamiche delle aziende private, solo che i soldi sono rubati e sono pubblici. Di fatto, lui si colloca nella segreteria nazionale,e non ne esce piu'.
D'Alema e' successivamente al centro di polemiche nell'ambito di "affittopoli" per un appartamento al centro di Roma affittato ad un prezzo irrisorio; se ne libera e dichiara sprezzante di essersi "tolto un bruscolino dall'occhio". Il pd resta comunque "miracolosamente" incolume da tangentopoli e il nostro eroe puo' finalmente assurgere al ( breve ) ruolo di presidente del consiglio nel 1998. Giusto il tempo di ribaltare le sentenze che stabilivano l'irregolarita' del possesso di tre emittenti televisive nazionali con una legge ad hoc.I piu' cattivi racconteranno questo periodo con un incipit di Travaglio :-"E entrato con le pezze al culo, e' uscito con i miliardi"-; ovviamente, ci asterremo dal farlo (...).
 Nel frattempo B. lo definisce il suo "miglior avversario", tanto e' vero che rinuncia del tutto all'opposizione ed emigra al parlamento europeo. Nel 2007 il bruscolino diventa un bubbone; intercettato con tal Consorte si occupa ed interviene nella "scalata" della Bnl, operazione che coinvolge tra gli altri Fazio, all'epoca direttore della banca d'italia, e Ricucci. Invoca la persecuzione e l'immunita' parlamentare,  l'assemblea di Strasburgo gliela concedera' a stragrande maggioranza. Il magistrato che si occupa del caso, Clementina Forlo, viene trasferita per imcompatibilita' ambientale;successive sentenze stabiliranno la colpevolezza di Consorte e l'illeggitimita' del trasferimento del magistrato.
Quello che e' interessante sottolineare e' l'atteggiamento di D'Alema spalleggiato da quasi tutto il partito, e cioe' non rispondere nel merito, ma trincerarsi diero l'immunita; da questo momento il pd perde ogni credibilita' nella critica sulla giustizia, e le leggi vergogna si susseguiranno.
Altre grane arrivano: un inchiesta sulla sanita' pugliese smaschera un sistema ormai collaudato di mazzette e corruzione; i protagonisti sono tal Frisullo e il senatore Tedesco, guarda caso due uomini imposti proprio da lui.Il primo finira' agli arresti domiciliari con una pensione di 10.071 euro, il secondo sara' salvato dall'immunita'.  Il resto e' storia contemporanea: viene eletto segretario il suo alter ego Bersani, e si istituiscono le primarie per la scelta dei candidati ; gli elettori pero', testardi, bocciano sempre il candidato della segreteria.
 Suo il merito di aver fatto approvare dall'ONU, per la prima volta, una moratoria sulla pena di morte; sua ,enorme , la responsabilita' per aver appiattito il pd al pdl, lasciando il paese nell'oblio, senza una vera alternativa.
  Oggi preside il Copasir, il massimo organo di controllo di tutte le funzioni pubbliche, dai servizi segreti ai parlamentari; e' stato scelto bipartisan ,quindi viene considerato il miglior garante di tutto l'establishment. Si e'  definito anche "statista del'800"; chissa' a quei tempi come la chiamavano, la casta.




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