venerdì 17 agosto 2012

Nel bunker del Pd



Le cronache di questo giorni raccontano di una presunta , segretissima riunione del gruppo dirigente del pd che ,persuaso della prossima vittoria, si sarebbe spartito a tavolino i futuri incarichi. Seduti, la Bindi, D'Alema, il giovane Letta e Veltroni. " Cari compagni ,gli elettori premieranno le novita' che introdurremo", chiosava Bersani. "Si, ma quali?", chiedeva la Bindi. "Dunque, partiremo dalle privatizzazioni che.." , "...Assolutamente no!, -in coro tutti-, la casa a prezzo stracciato l'abbiamo gia' comprata e non ce ne serve un altra!". "Va bene, allora i matrimoni gay o i pacs"; "neppure per scherzo, ci sono i  cattolici; proclamiamo i diritti delle coppie di fatto, ma per la legge aspettiamo il primo papa omossessuale !",- applauso a scena aperta. " Ottimo compromesso, e la patrimoniale , la tassazione dei capitali scudati,la cancellazione del segreto bancario, che ne dite?". Chi fischietta, chi si lima le unghie, chi intona stornelli romaneschi; "ho capito, ma una cosa di sinistra la dobbiamo pur fare!". Silenzio di tomba. "Organizziamo una manifestazione contro Berlusconi!"; "no, verrebbero solo quelli di Forza Italia"."Sfiliamo per i diritti dei lavoratori!"; "neanche, sono cosi' disperati che hanno chiesto l'applicazione del contratto di lavoro di Golconda pur di essere assunti". "Ci sono, rivendichiamo il primato della politica e abroghiamo ogni indagine su chiunque si dichiari di sinistra !"-Applausi liberatori, seguiti dalla sigla di apertura del Billionaire. "Ora che il programma e' stabilito compagni, chi vuol essere mio vice?". "Io"- interrompeva la Bindi- purche' per raccattare voti, non mi si chieda la gonna sopra il ginocchio!"."Accordato, alla presidenza della camera?"." Io, -scattava Veltroni- purche' abbia orari compatibili con ogni festival del cinema delle terre emerse!"."Accordato, chi allo sviluppo?";  "E' arrivato il mio turno,-interrompe il giovane Letta-ma a una condizione: non dovete dare il mio nuovo numero a mio zio, voglio provare l'emozione di fare una cosa di testa mia!"."Spiace Enrico, l'ultima volta hai fatto un casino,hai detto che era meglio fare affari con Alfano che con Grillo!". "Ma e' la verita'"; "appunto, lo vedi che non sei pronto,lascia il telefono acceso". "Accordato, chi agli esteri?". " Io, -proclama D'Alema-, purche' possa fare missioni esclusivamente negli U.s.a.". "Ma Massimo, il mondo e' grande!"; "Si, ma con Condoleezza Rice sto' a buon punto, e una nera non me la sono mai fatta."


giovedì 16 agosto 2012

Quando si esagera



Ammetto di aver sorriso, qualche volta, alle stupidaggini di B. e anche di D'Alema, quando disse ai disoccupati di Napoli che lo contestavano, di provare ad arrivare puntuali almeno alle manifestazioni.  Lo racconto quasi con fierezza giacche',  essendo cresciuto in questa italica area di perdonismo cattolico-imperante, ho evitato di coltivare quel senso di livore che molte delle politiche espressioni mi  ispiravano. Scelta saggia, mitigata tuttavia da un crescendo di impunita' e spergiuri arrivati a ledere intimamente gli indifesi, che nessuno pare oltremodo interessato a difendere.
Mi riferisco, segnatamente, agli offesi nella pensione, esodati e  discongiunti. Dei primi si e' fatto un gran parlare tanto che, pare, la questione possa essere risolta. Dei secondi, no. Ora, che ci sia bisogno di battagliare, discutere, analizzare, per stabilire che un lavoratore al quale si sia detto di andare in pensione, debba poi effettivamente usufruire della pensione, e' fatto di per se' strano. Che gli si assegni poi il vitalizio a mo' di  elemosina, raccattando fondi qui e la' con espressione spazientita, rientra gia' nella sfera dell'insostenibile. E veniamo alla seconda categoria.
 Negli anni tema ricorrente e' stata la "flessibilita"dei lavoratori, che effettivamente  nel pubblico impiego e' spesso venuta a mancare; alcuni ardimentosi si sono cimentati , e hanno accettato trasferimenti o  incarichi diversi. Magari hanno ritenuto prevalenti gli interessi dell'efficenza dell'ufficio, o piu' semplicemente hanno ritenuto interessante allargare la propria esperienza; sta' di fatto che, magari per cavilli burocratici, si sono  ritrovati i versamenti in due diversi enti, inps e inpdap. Il ricongiungimento e' sempre stato fatto ordinario e gratuito fino a che la riforma delle pensioni del buon B., ha reso questi passaggi tanto onerosi da essere antieconomici. Si e' pensato ad una svista, un fraintedimento, ma niente di tutto cio'; e' stato un bieco calcolo, fatto per non pagare il dovuto.
 Non staro' a descrivere i sofisimi con cui l'attuale ( e non perpetua ) ministra del lavoro giustifica il non-intervento in merito qui, ma mi limito a rappresentare il paradosso per cui un odierno Fantozzi potrebbe versare 38 anni di contributi, arrivando a 19 per ciscun ente, senza avere diritto a niente. Piu' prosaicamente, migliaia di cittadini percepiscono una minus-valenza che segna la differenza tra una vita dignitosa e una stentata, senza avere alcuna possibilita' di rimediarvi, avendo raggiunto l'eta del riposo.
 La mancanza di buona fede, foriera del rispetto dovuto all'interlocutore,  e' rappresentata dal fermo proposito di non intervenire neppure a tutela delle pensioni inferiori. ad esempio, ai 1400 euro. Ho sopportato, da cittadino, molte cose insopportabili; ma la negazione, non di aiuti ai bisognosi, ma dei diritti elementari di chi ha lavorato, mi e' del tutto intollerabile; il puzzo diventa nauseabondo, quando si esagera.

martedì 14 agosto 2012

Sciuri sciuri



Alle prossime elezioni siciliane, c'e' una affollata platea di candidati, come se il ruolo di governatore contenesse in se' una specifica benemerenza. Il problema e' che, confrontando lo storico degli ultimi cinque presidenti, troviamo 3 pregiudicati e un rinviato a giudizio (vedi); referenze non esattamente richiestissime , incarichi pubblici a parte.
Il candidato di "destra" e' Gianfranco Micciche'; storico braccio destro di  Marcello Dell'Utri ; sua la nomina a  direttore generale dell'assemblea siciliana di Alberto Acierna, poi arrestato per peculato nell'ambito dell'incarico. Indagato per spaccio di stupefacenti, al tempo della sua collaborazione con publitalia , Micciche' si difendera' dicendo "sono solo un assuntore di cocaina". Tentera' successivamente  di rimuovere il nome Falcone-Borsellino dall'aereoporto di Palermo, sostenendo che :"da' una cattiva immagine della Sicilia"; ci pare abbia il giusto curricula, promosso a pieni voti.
 Nel frattempo Lombardo, rinviato a giudizio e artefice di un  disavanzo record , vuole candidare il figlio Toti; promosso sulla fiducia pure lui. Il pd invece in Sicilia e' storicamente perdente; si e' fatta pero' notare la sua esponente di maggiore rilievo, riuscita a far assegnare ad un ginecologo, finocchiaro , un congruo appalto di informatica; resta la curiosita' di sapere di quale applicazione si tratti.  Il suo candidato e' tal Rosario Crocetta, che ha sbandierato pubblicamente  la sua omossesualita' come dimostrazione di rinnovamento; a parte un deficit record da sindaco, non ha particolari "meriti". Il fatto pero' che sia appoggiato dall'udc e da tutto l'apparato che fu' di Lomabardo ce lo garantisce come  sicuramente idoneo; promosso.
C'e' un terzo incomodo, assente dalle cronache e dai racconti dei giornali; e' il candidato del mv5, il geometra Giancarlo Cancellieri. Abbiamo appurato che e' incensurato, non ha mai ricoperto cariche pubbliche, non e' appoggiato da nessuno all'infuori del suo movimento; spiace geometra, lei e' fuori dai parametri, dobbiamo proprio bocciarla.

Gli piace vincere facile



Pochi sanno, perche' pochissimi raccontano, che fino a poco tempo fa' le banche erano divise in commerciali e d'affari. La divisione era stata imposta dopo la crisi del '29, perche' ci si era accorti che usare i soldi dei correntisti per operazioni speculative ad alto rischio portava a dinamiche fallimentari. La separazione e' stata progressivamente eliminata negli ultimi 20 anni, con i risultati che vediamo. E' stato cioe' concesso alle banche, usando i soldi dei depositi,  di investire in settori ad altissimo rischio , ad esempio  in titoli greci o nel mercato immobiliare americano ,con profitti altissimi. Quando il sistema e' collassato, finita la ripartizione degli utili, si sono chiesti aiuti di stato per evitare il fallimento, che avrebbe comunque significato per la collettivita' rifondere i correntisti con grandi esborsi di denaro pubblico. Questa distorsione del mercato, con utili privati e remissioni pubbliche, e' inaccettabile da tutti i punti di vista, tanto piu' che ancora non si e' ripristinata una regola che chiunque , in buona fede, capisce essere necessaria.
Nella produzione industriale mondiale, seppur in un altro contesto, si assiste alla stessa distorsione. Non si tiene cioe' conto dei danni all'ambiente e alla salute che derivano dalla produzione, dell'effetto serra, del depauperametno delle risorse naturali che non sono infinite. Le spese per le cure mediche, per gli enormi disastri dovuti all'estremizzazione dei fenomeni atmosferici, per la gestione dei rifiuti, sono tutte a carico della collettivita'.
La vicenda dell'Ilva di Taranto di questi giorni non fa' eccezione, e si inserisce perfettamente in questo scenario. I dati statistici del ministero della salute sono chiari: nella zona c'e un'incidenza di tumori superiore a quella nazionale del 15%; per quelli al polmone, del 30%. Che si sia dovuto aspettare il provvedimento di un giudice per affrontare la questione e' inquietante; serve una sentenza per dire che esalazioni che provocano tumori vanno fermate? La vicenda e' raccontata ponendo la questione occupazione in primo piano, peccato che sia del tutto incongruente. L'azienda in questione ha avuto numerosi finanziamenti pubblici, nazionali ed europei, che sono stati usati per incrementare la produzione, e non per tutelare la salute pubblica.
E' di proprieta' di Emilio Riva, pregiudicato per tre diversi procedimenti (vedi), facente parte dei "capitani coraggiosi" di Alitalia, amico personale di B. Acquistata nelle privatizzazione del 1995 a circa il 10% del suo valore, ha realizzato utili negli ultimi 10 anni che hanno superato i due MILIARDI di euro; ora chiede altri soldi pubblici paventando lo spauracchio dei licenziamenti di massa. La cosa bella (...) , e' che il governo , come prima e piu' importante determinazione, ha pensato bene di inveire contro la magistratura , rea di  "aver interferito con l'azione di governo", e contra la quale "si ricorrera' in ogni grado di giudizio".
Sulle responsabilita' della proprieta', silenzio. Alla citta di Taranto, che subisce un attentato quotidiano alla salute, silenzio.  Sugli amministratori locali preposti al controllo, silenzio. Perseguono un intendimento che, evidentemente, reputano naturale, per quanto avverso alle regole di mercato tanto decantate:profitti al privato, perdite alla collettivita': gli piace vincere facile.