Gli omosessuali di tutto il mondo hanno il sacrosanto diritto di avere una vita come tutti gli altri, comprensiva di leggi che "normalizzino" i loro rapporti, pax o matrimoni che siano; chi non lo capisce, ha il dna di Giovanardi (chiedo scusa per la parola).
Si fa' un gran parlare degli innumerevoli pregiudizi nei loro confronti; io vorrei segnalarne uno un po' "diverso" (restando in tema) di cui godono oggi in Italia, un pregiudizio inverso, cioe' favorevole. Certo, non sempre e non dappertutto, ma solido e ormai perfino consueto. Molte aziende, anche se non dichiarato apertamente, preferiscono per il front-line uomini con atteggiamenti femminili; li trovano piu' pazienti, gentili, disponibili; i precursori della tendenza sono state senz'altro le compagnie aeree, ed i negozi di abbigliamento, ma la propensione si e' allargata.
In tv l'orientamento e' piu' eclatante. Quelli che in sociologia chiamano "leader d'opinione", cioe' riconosciuti dal pubblico come competenti ed attendibili, sono sempre piu' omosessuali. Esiste cioe' una parte rilevante della popolazione che guarda con tale simpatia a questa "categoria" cosi' bisfrattata nel tempo, da attribuirgli una credibilita' a priori che non si deve regalare a nessuno.
Alfonso Signorini, che a prima vista e' una simpatica zia da tenere in salotto, in realta' con il suo gossip "giulivo" entra a gamba tesa nella politica, per esempio intervistando Ruby a comando, o raccontando della Minetti benissimo o malissimo a seconda delle richieste della rete. Lo stesso Vendola, il leader gay piu' conosciuto, sta barattando la sua battaglia per i diritti civili con una salvaguardia giudiziaria personale; quindi, occhio a chi vi parla: prima di essere gay, sono uomini.
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